L’offerta formativa
Rassegna stampa. Intervista al presidente Farigu.
Parla Raffaele Farigu, 81 anni, non vedente Trasformare l’handicap in opportunità
(Articolo pubblicato da “L’Unione Sarda” martedì 3 novembre 2015”)
CAGLIARI. Essere portatori di disabilità necessita di un’energia immensa e di una grande determinazione per vivere nella società.
Eppure è possibile raccontare tante storie di persone che hanno scelto di non arrendersi e di affrontare con coraggio un handicap per trasformarlo in opportunità. Questo grazie anche a strutture, nate con l’obiettivo di sostenere le persone portatrici di disabilità nella formazione scolastica e professionale.
L’attività svolta dallo Ierfop (Istituto europeo di ricerca, formazione e orientamento professionale) in questa direzione è un punto di riferimento per chi ha deciso che il mondo non deve chiudere le porte alle persone meno fortunate. Il principio basilare è che si debba essere uomini tra gli uomini, cittadini tra i cittadini e lavoratori tra i lavoratori. Raffaele Farigu, 81 anni di cui 76 trascorsi senza la vista, ha scelto di mettere la sua esperienza di vita al servizio di una causa; la sua lunga carriera che gli ha permesso di arrivare in Consiglio regionale, in Parlamento e ricoprire la carica di vice Prefetto di Cagliari, è la testimonianza che la battaglia si può vincere. L’Istituto è una sua creatura, nel 1988 ha mosso i primi passi fondati su un principio che Farigu stesso ribadisce: «Se per i popoli rappresentano un fattore di crescita fondamentale, l’istruzione e la formazione professionale sono essenziali per i disabili. Diversamente, il rischio è che siano degli emarginati». L’esperienza di vita ha costretto il fondatore dello Ierfop a convivere con la propria disabilità, in una società ancora impreparata e che non permetteva facilmente la possibilità di istruirsi. «Allora non c’erano gli insegnanti di sostegno», racconta il fondatore dello Ierfop «devo tutto al mio carattere molto forte se sono riuscito a ottenere ottimi risultati». Negli anni è cresciuta e si è concretizzata l’idea di far nascere una struttura capace di guidare chiunque avesse voglia di non stare ai margini del mondo dell’istruzione e formazione professionale.
«Il nostro obiettivo è riuscire a offrire piena cittadinanza sociale. La mia esperienza personale mi ha insegnato che l’integrazione non è un atto dovuto ma è necessario offrire a tutti un’opportunità». Così, l’attività dello Ierfop si concentra sull’offerta di un ampio spettro di corsi di formazione, necessari per dare strumenti qualificati a chiunque voglia far parte della società in maniera attiva. «Il percorso di integrazione», spiega Raffaele Farigu, «richiede strumenti e competenze sia per i docenti che per le persone che frequentano i corsi. Si tratta, inoltre, di un modo razionale di spendere le risorse pubbliche, utilizzate per la formazione e non per l’assistenza». Andare a combattere la propria battaglia in una società difficile, ma con le armi giuste è una grande opportunità. In un mondo che ancora arranca sul tema dell’integrazione sociale e che spesso la travisa, trasformandola in assistenza passiva, è necessario prendere coscienza di quali obiettivi sia possibile raggiungere. Il fatto che una persona sia non vedente o non udente non può rappresentare un ostacolo o una condizione di emarginazione. Serve una maggiore coscienza culturale che permetta una convivenza armoniosa fondata sulla diversità come opportunità e non come limitazione. L’istruzione gioca un ruolo fondamentale perché permette di mettere al servizio del mondo del lavoro le proprie competenze che non vengono inficiate da una disabilità. Per questo, Raffaele Farigu quando parla con orgoglio della sua creatura non si stanca mai di ripetere che «questa vuole essere la casa di tutti i portatori di disabilità». (Matteo Sau)