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Prepensionamento dei familiari dei disabili: la Camera approva

Approvato un testo unificato che prevede agevolazioni previdenziali per i lavoratori che assistono familiari gravemente disabili.

La Camera ha approvato recentemente le “Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili”.
Il testo rappresenta la sintesi di ben 14 proposte di legge su questo argomento. Le agevolazioni previste si differenziano a seconda che il lavoratore sia un dipendente pubblico o privato.

Ora il testo passa all’esame del Senato per la definitiva approvazione o per possibili emendamenti, nel qual caso sarà necessaria un’ulteriore lettura alla Camera.

Consulta il testo del Disegno di legge

“Be My Eyes”, l’app per “offrire” i propri occhi a chi non può vedere

Ideata da Hans Jørgen Wiberg, un signore danese affetto da un grave difetto alla vista, “Be My Eyes” è la nuova applicazione che collega l’utente che ha bisogno di assistenza al primo volontario disponibile, anche ad un continente di distanza. Puntando tutto sulla solidarietà, quest’app aiuta le persone non vedenti a risolvere piccoli problemi quotidiani, semplificando loro la vita.

Come funziona “Be My Eyes”.
L’unico requisito necessario è avere un iPhone 4s o modelli successivi. Il funzionamento è semplice: si scarica l’app gratuitamente, ci si registra, si seleziona una lingua e quando si ha bisogno di assistenza si schiaccia il pulsante di chiamata. Il volontario vede sullo schermo del suo telefono il video ripreso dalla fotocamera posteriore dell’Iphone del non vedente.
Se il volontario in quel momento non può rispondere, dopo dieci secondi la chiamata viene inoltrata ad un altro utente. In questo modo puoi essere sicuro al cento per cento che la persona che risponde è disponibile.

Il team di “Be My Eyes” ci tiene a sottolineare che è sbagliato partire dal presupposto che le persone non vedenti non possano essere indipendenti a causa della loro disabilità.
«Non vogliamo in alcun modo far intendere che chi non vede sia indifeso o incapace, tutt’altro – sottolinea Hans – la mia speranza piuttosto è che la nostra app possa incoraggiare le persone e dar loro il coraggio di fare cose che normalmente non farebbero». Magari cose piccole ma che fanno la differenza, come controllare la data di scadenza del latte, farsi aiutare nel setup della televisione  o preparare una cena per la propria moglie, perché hanno a disposizione l’assistenza visiva di qualcuno che è lì volontariamente.

Fonte: Be My Eyes

Maturità 2016, prove ad hoc per studenti speciali

La direttiva Miur per gli esami 2016.

Maturità in Braille, in formato ingrandito per i candidati non vedenti o ipovedenti alle prese dal 22 giugno con le prove scritte dell’esame di Stato. Per maturandi dislessici e con altri tipi di disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) largo a strumenti compensativi, apparecchiature informatiche, sintesi vocali, dispositivi per l’ascolto dei testi della prova in formato mp3 purché utilizzati durante l’anno scolastico. Misure compensative anche per gli alunni con bisogni educativi speciali (Bes), ma non è predisposta nessuna misura dispensativa. A stabilirlo, nero su bianco, è il Miur nell’ordinanza sugli esami di Stato 2016. Così l’ordinanza precisa che per i candidati con disabilità la commissione d’esame, sulla base della documentazione del consiglio di classe sulle attività svolte, le valutazioni effettuate e l’assistenza prevista per l’autonomia e la comunicazione, «predispone prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati e che possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti». Obiettivo: verificare che i maturandi abbiano raggiunto «una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma». Per la prima e seconda prova scritta le scuole devono informare il Miur della presenza di candidati non vedenti o ipovedenti così che trasmetta le prove anche in codice Braille o altri formati audio e/o testo utilizzati durante l’anno e di testi ingranditi. Per i maturandi Dsa «possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame». Inoltre, il Miur segnala l’opportunità di tempi più lunghi per lo svolgimento della prove scritte; curare la predisposizione della terza prova scritta, in particolare per le competenze nella lingua straniera, che in caso di dispensa per le prove scritte in lingua, dovrà essere sostituita con una prova orale; adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE-BANDO 2016

Bando di selezione per 16 giovani (uomini e donne) da avviare al Servizio Civile Nazionale:

• Sede di Agrigento:

– DIVERSO DA CHI? 2.o Agrigento – Bando di selezione per 4 giovani (uomini e donne).
DIS-ABILMENTE 2.0 Agrigento – Bando di selezione per 6 giovani (uomini e donne).

• Sede di Bologna:

LA BUSSOLA 2016 – Bando di selezione per 4 giovani (uomini e donne).

Possono partecipare al bando anche i cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia.

La domanda, firmata dal richiedente, dovrà pervenire entro e non oltre le ore 14 del 30 giugno 2016 secondo le seguenti modalità:
– redatta secondo il modello riportato nell’Allegato 2 al bando, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni riportate in calce al modello stesso e avendo cura di indicare la sede per la quale si intende concorrere;
– accompagnata da fotocopia di valido documento di identità personale;
– corredata dalla scheda di cui all’Allegato 3, contenente i dati relativi ai titoli, di cui si dovrà allegare copia.

Le domande possono essere presentate esclusivamente secondo le seguenti modalità:
1) con Posta Elettronica Certificata (PEC) a ierfop@pec.ierfop.org di cui è titolare l’interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf;
2) a mezzo “raccomandata A/R” ai seguenti indirizzi:
– Bologna: via Bigari, 3 – 40128 Bologna – per il progetto “La Bussola 2016”.
– Agrigento: Via Mazzini, 169 – 92100 Agrigento – per i progetti “DIVERSO DA CHI? 2.o” e “Dis-Abilmente 2.0”; non farà fede il timbro postale bensì la data di arrivo della raccomandata;
3) consegnate a mano agli indirizzi sopra indicati secondo il progetto scelto.

Si ricorda che è possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale da scegliere tra i progetti inseriti nel presente bando. La presentazione di più domande comporta automaticamente l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nel presente bando, indipendentemente dalla circostanza che non si partecipi alle selezioni. La mancata indicazione della sede per la quale si intende concorrere non è motivo di esclusione. È cura dell’ente provvedere a far integrare la domanda con l’indicazione della sede, ove necessario.
Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione.
È possibile scaricare la modulistica (bando, progetto, allegati) qui sotto:

ESAMI NUOVA ECDL – sede di Cagliari

E’ stata calendarizzata una sessione d’esami NUOVA #ECDL presso la sede di Cagliari, via Platone 1/3, per il 27 giugno 2016.

Le prenotazioni andranno fatte entro le ore 12.00 del 20 giugno 2016, recandosi personalmente c/o lo IERFOP. Richieste successive alla scadenza potrebbero non essere accolte.

Per ulteriori informazioni telefonare allo 070/529981

Referenti: Dott.ssa Alessia Cannas

Esami Nuova Ecdl – Sede di Sassari

E’ stata calendarizzata una sessione d’esami NUOVA #ECDL presso la sede di Sassari, via Caniga  42, per il 21 giugno 2016.

Le prenotazioni andranno fatte entro le ore 12.00 del 13 giugno 2016, recandosi personalmente c/o lo IERFOP. Richieste successive alla scadenza potrebbero non essere accolte.

La sessione avrà inizio alle ore 15.00.

Per ulteriori informazioni telefonare allo 070/529981

Referenti: Dott.ssa Alessia Cannas

“Lingua dei segni, società, diritti”

ROMA. È stato presentato giovedì 19 maggio 2016, presso la Sala Conferenze dell’Istituto Statale per Sordi di Roma (Via Nomentana, 56), il libro “Lingua dei segni, società, diritti”, recentemente uscito per la collana “I Tascabili” di Carocci Editore, curato da Benedetta Marziale, coordinatrice dello Sportello di Informazione e Consulenza dell’Istituto Statale per Sordi di Roma e Virginia Volterra, associata all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR.

Alla presentazione hanno partecipato alcune autorevoli figure della cultura nazionale. Sullo sfondo del dibattito in corso ormai da parecchi anni riguardante il possibile riconoscimento giuridico della LIS (Lingua Italiana dei Segni), alcuni autori sordi ed udenti affrontano, nel volume, aspetti diversi e complementari, dalla ricerca linguistica (Virginia Volterra) alle neuroscienze (Francesco Pavani), dal modello bilingue (Valentina Foa, Gabriele Gianfreda, Barbara Pennacchi) alla costruzione sociale della sordità (Sara Trovato), dall’autodeterminazione (Vanessa Migliosi) ai diritti umani ed alle minoranze linguistiche (Benedetta Marziale).

La presentazione è stata introdotta dal professore Ivano Spano, docente dell’Università di Padova e commissario straordinario dell’Istituto Statale per Sordi di Roma, col quale Ierfop Onlus (Istituto Europeo Ricerca Formazione Orientamento Professionale) ha stipulato un protocollo d’intesa mirato all’attivazione, sull’intero territorio nazionale, di un programma di attività per l’istruzione e l’integrazione socio-economica dei disabili sensoriali (ciechi e sordi).

I lavori sono stati coordinati da Luca Des Dorides (responsabile della mediateca dell’Istituto Statale per Sordi di Roma), con la partecipazione oltreché di alcuni degli autori citati, anche di Tullio De Mauro, professore emerito all’Università La Sapienza di Roma, già ministro della Pubblica Istruzione, Renato Rordorf, presidente aggiunto della Corte di Cassazione, Serena Corazza, docente dell’Università di Trieste e Maria Cristina Caselli, dirigente di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma.

Inclusione scolastica: istruzioni per l’anno 2016-2017

Nei prossimi giorni occorrerà rinnovare le richieste delle risorse per l’inclusione degli alunni e studenti con disabilità, in vista dell’anno scolastico 2016-2017.

Ogni anno, entro maggio, primi di giugno, occorre rinnovare le richieste delle risorse per l’inclusione dell’anno scolastico successivo, tramite un incontro del GLHO (Gruppo di Lavoro Handicap Operativo), composto da tutti i docenti della classe, dalla famiglia e dagli operatori sociosanitari (dell’ASL o di un centro convenzionato) che seguono il singolo alunno.
Durante tale incontro viene formulato un abbozzo di PEI (Piano Educativo Individualizzato) per l’anno successive in cui vengono indicate le risorse che il Dirigente Scolastico deve richiedere ai diversi destinatari.

Vediamo nel dettaglio quali sono le richieste che i Dirigenti Scolastici dovranno porre agli Uffici Scolastici Regionali, ai vari Enti Locali e alle ASL.

All’Ufficio Scolastico Regionale, quindi, il Dirigente Scolastico dovrà richiedere:
° il tetto massimo di 20/22 alunni per la costituzione delle prime classi e per quelle ad esse successive (Decreto del Presidente della Repubblica-DPR 81/09);
° il numero di ore di sostegno pari a una cattedra completa, per i casi di alunni con gravità certificata ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della Legge 104/92, specie se si tratta di alunni con disabilità intellettiva, relazionale e/o sensoriale;
° il numero di ore di sostegno pari mediamente a mezza cattedra d’insegnamento per gli alunni con disabilità certificata ai sensi dell’articolo 3, comma 1 della citata Legge 104/92;
° l’assistenza igienica, ove necessaria, da assegnare a collaboratori e collaboratrici scolastiche (ex bidelli) che, se non formati, sono obbligati a seguire un corso di aggiornamento di circa 40 ore a spese dell’Ufficio Scolastico Regionale, acquisendo in tal modo il diritto a un aumento di stipendio forfettario di circa 1.000 euro all’anno.

Altri destinatari, poi, sono il Comune o il Comune Capofila in caso di Piani di Zona, per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado e la Regione o gli Enti da essa designati (ad esempio le Città Metropolitane o i Consorzi di Comuni) per le scuole secondarie di secondo grado. Qui dovranno essere richieste:
° l’eliminazione delle barriere architettoniche e senso-percettive, ove necessario;
° il trasporto gratuito a scuola;
° l’assegnazione di un numero di ore di assistenti per l’autonomia e la comunicazione (per le disabilità sensoriali è competente la Regione per le scuole di ogni ordine e grado);
° l’assegnazione di ausili o sussidi anche informatici, a meno che non esista nel proprio CTS (Centro Territoriale di Supporto) un Centro Ausili che li conceda in prestito.

L’ultimo destinatario, infine, è l’ASL (Azienda Sanitari Locale), per:
° la certificazione di disabilità e la Diagnosi Funzionale da far pervenire alla famiglia che la consegnerà a scuola in tempo utile per le iscrizioni, se già non consegnate negli anni precedenti;
° l’eventuale nomina di un infermiere per la somministrazione di farmaci, l’alimentazione PEG [gastrostomia endoscopica percutanea, ovvero il sondino per l’alimentazione dall’esterno, N.d.R.], l’imboccamento particolare o il cateterismo vescicale intermittente, quando il medico curante abbia stabilito trattarsi di operazioni che possono essere svolte esclusivamente da personale sanitario professionale.

Pertanto è necessario che le singole famiglie, o meglio ancora le Associazioni che le rappresentano, si informino, per conoscere presso la Regione (Assessorato alla Scuola o ai Servizi Sociali):
– se siano sufficienti le certificazioni di riconoscimento di handicap rilasciate dalla Commissione Medico-Legale ai sensi della Legge 104/92 integrata dal medico INPS, oppure se servano altre certificazioni di riconoscimento di alunno con disabilità ai fini scolastici, rilasciate da Commissioni ASL indicate dalla Regione stessa;
– se quest’ultima abbia mantenuto presso di sé o assegnato ad altri Enti Locali – ed eventualmente quali – le competenze di trasporto e assistenza per l’autonomia e la comunicazione, che fino ad ora facevano capo alle Province. Se inoltre siano stati conseguentemente assegnati i fondi necessari e a quale Ente, e se siano state bandite le apposite gare di appalto in modo che i servizi possano iniziare a settembre evitando così il rischio di denunce per interruzione di pubblico servizio.

Fonte: Inclusione scolastica: istruzioni e modalità d’uso

Imparare il Braille giocando

Braille Bricks è il primo gioco di mattoni colorati, simile ai Lego,  che permette di imparare  giocando ai bambini  ipovedenti, non vedenti ed a tutti coloro che vogliono cimentarsi con questo nuovo gioco.

Come funziona? Ogni piccolo mattoncino, di differente colore, è caratterizzato da una superficie in rilievo su cui sono riportate le lettere dell’alfabeto nel linguaggio Braille, utilizzato dai non vedenti per comunicare.
In questo modo il bambino può imparare non solo le lettere, ma anche a comporre parole e frasi in modo semplice e divertente.
I mattoni in braille è un esperimento che trasforma i mattoni giocattolo in uno strumento in grado di favorire la creatività, aiutare i bambini non vedenti ad imparare a leggere e scrivere.

L’idea è di una fondazione brasiliana, Dorina Nowill, che si interessa dell’inclusione sociale dei bambini non vedenti, e di una agenzia di comunicazione brasiliana, la Lew’Lara\TBWA.
Al momento il progetto è stato introdotto solo per 300 studenti di San Paolo ma l’obiettivo è di estendere l’iniziativa per incoraggiare l’inclusione dei bambini con o senza disabilità visiva.

Per info Braille Bricks

Progetto TUTTI A ISCOL@ – Laboratorio didattico innovativo

Hanno preso il via le lezioni del laboratorio ‪#‎WebWithoutWalls‬ relativo al progetto Tutti a Iscol@. Il corso, in collaborazione con ‪#‎Flosslab ‬permetterà agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore G. Brotzu di creare un’‪#‎APP‬.

Il Laboratorio Didattico Innovativo ha lo scopo di arricchire il curriculum scolastico attraverso l’aspetto innovativo degli strumenti e attraverso l’aspetto ludico. Inoltre offre la possibilità di vivere la permanenza a scuola in chiave positiva, basandosi sull’interesse degli studenti per le nuove tecnologie, tecnologie applicate alla didattica come strumento per la lotta alla dispersione scolastica.