TEST CENTER IERFOP ONLUS DS__0313 ESAMI ICDL DA REMOTO

Il Test Center IERFOP onlus  DS__0313 (Cagliari) ha partecipato alla sperimentazione degli esami in remoto delle Certificazioni Informatica AICA (ECDL/ICDL), per un totale di 40 centri coinvolti in tutta  Italia. A seguito della sperimentazione, dal 15 di aprile, è possibile fare esami da remoto in tutti i Test Center scolastici, privati e universitari. Si tratta di una rivoluzione che ci piace pensare potrà offrire nuove opportunità, nonché garantire ai candidati la possibilità di conseguire tutte le certificazioni AICA e ICDL nel pieno rispetto degli standard di qualità definiti dagli Enti di Accreditamento nazionali (Accredia) e internazionali (ICDL Foundation).

IERFOP Onlus,  anche in questa occasione, è stato in prima linea per garantire questo servizio.

Per maggiori informazioni contattare la dott.ssa Alessia Cannas, supervisore ECDL/ICDL.

Al seguente link l’elenco delle sedi autorizzate a svolgere gli esami in remoto:

https://www.ecdl.it/sediesami-in-remoto

Gli anziani sono una risorsa: sbagliato rinchiuderli in casa

A parlarne sono gli esperti, il medico Roberto Pili  e la psicologa Donatella Petretto, della Comunità Mondiale delle Longevità.

<<Sono doverosi alcuni spunti di riflessione sull’opportunità di escludere gli anziani di questo paese dalla Fase 2 della ripartenza, chiedendo loro di non uscire di casa, se non per motivi di necessità. Li vogliamo proporre con la speranza di riuscire a modificare scelte a nostro avviso incongrue che rischiano di abbattersi ingiustamente su milioni di cittadini, con costi economici e sociali insostenibili>>.

Ipotesi contestata

Il medico Roberto Pilii e la psicologa Donatella Petretto, della “Comunità Mondiale della Longevità” intervengono per contestare l’ipotesi della task force del Governo  <<Penalizzare gli anziani “tout court”– scrivono – significa ignorare le evidenze scientifiche che fanno degli anziani in soddisfacenti condizioni di salute, soggetti capaci di resistere alla pandemia, non da mettere sullo stesso piano dei soggetti, a prescindere dall’età, affetti da malattie debilitanti>>.

Richiamati dalla pensione

Pili e Petretto sottolineano: <<Si ignora che già nella fase acuta della pandemia, tanti di questi anziani siano stati disperatamente richiamati, e si siano fatti trovare pronti, per lavorare nei ruoli più pericolosi, mostrando quanto fosse utile e necessaria la loro competenza, la loro energia e grande la capacità nell’affrontare emergenze sanitarie, sociali ed economiche. Pagando costi altissimi anche con la vita. Un esempio per tutti i medici e operatori sanitari in pensione che sono rientrati al lavoro per aiutare i colleghi. Ancora: <<Le statistiche ci dicono che sono ben 4 milioni di anziani italiani che hanno una buona condizione di salute e che sono ancora in grado di dare una mano al Paese. Eppure qualcuno vorrebbe stigmatizzarli e segregarli sull’altare dell’ageismo, disfunzionale agli interessi generali>>.

Pagato costi elevati

I giorni della quarantena hanno già fatto pagare agli anziani, e quindi a tutti noi, prezzi altissimi dal punto di vista psichico, sociale e sanitario rendendoli, questo sì, più fragili. È ben conosciuto nella pratica medica il concetto: “Use it or loose it” (se non lo usi lo perdi), che indica l’importanza di esercitare le autonomie e le attività di vita quotidiana di base e strumentali, nonché la relazionalità e il ruolo sociale, perché non vadano perse o per non andare incontro a un impoverimento  funzionale. Se nella fase acuta della pandemia, la segregazione e l’isolamento sono stati i grandi sacrifici degli anziani, come tutta la popolazione, hanno pagato per contenere i contagi e i particolari rischi in caso di infezione, ora servirà altro>>.

Consigli per gli anziani

I consigli del centro studi della Comunità della longevità: <<In questa nuova fase sarà importante individuare delle misure progressive di riduzione delle restrizioni che consentano agli anziani di riprendere rapidamente il loro ruolo, le relazioni e, soprattutto, le autonomie e la mobilità. Il proseguimento del confinamento a casa, oltre a comportare un grave danno sia a livello fisico (difficoltà motorie, perdita di funzionalità motorie, perdita di funzionalità muscolare, di competenze motorie, equilibrio, alterazione del sonno, modifica del metabolismo), psicologico (isolamento, solitudine, depressione) e sociale (si pensi alla perdita del ruolo nel contesto familiare) ci priverebbe del grande apporto materiale e immateriale dei tanti anziani sani e validi di cui il Paese oggi ha disperato bisogno>>.

Fonte: articolo pubblicato dall’Unione Sarda del 29/04/2020

Pianeta anziani e pandemia, vittime ma anche protagonisti

L’Italia sta pagando un tributo altissimo alla pandemia Covid 19. Uno dei motivi è che il paese ha una popolazione avanti con gli anni, che in gran percentuale convive con patologie varie. Il 42.2% dei decessi si è avuta nella fascia di età tra 80 e 89 anni, mentre 32.4% erano tra 70 e 79, 8.4% tra 60 e 69, 2.8% tra 50 e 59 e il 14.1% sopra i 90 anni. 

Il miracolo della longevità italiana, un mix tra costituzione genetica/ambiente e stili di vita/sanità/welfare, ora è in modo particolare sotto pressione. Ma c’è un’altra faccia della medaglia: pensionati e anziani protagonisti attivi sul campo con un alto senso civico mostrato durante l’emergenza pandemia.

<<È come Giano Bifronte il pianeta degli anziani di fronte al Covid 19. Da una parte vittime di una strage silenziosa, dall’altra protagonisti attivi sul campo>>. Roberto Pili, medico e presidente della Comunità mondiale della Longevità (CmdL) e di IERFOP, racconta il volto solidale dell’emergenza sanitaria.

<<Nel corso di questa drammatica situazione per il Covid-19, un considerevole numero anziani ha risposto alla chiamata alle armi contro il coronavirus – dichiara – medici, infermieri, scienziati e ricercatori in pensione si sono resi disponibili alle richieste di collaborazione, altri hanno offerto la loro disponibilità di impegno sociale nel volontariato, riorganizzando persino la produzione di dispositivi di protezione individuale, maschere e camici, e anche a fronte di un rischio di contagio per sé e per le loro famiglie, come testimoniano i tanti medici anziani morti sul campo>>.

Per Pili, fortunatamente, l’Italia può vantare una nutrita schiera di almeno 4 milioni di anziani, in quiescenza lavorativa per motivi anagrafici. <<Hanno energie, competenze e volontà per rientrare in gioco dal punto di vista produttivo e dare una mano al paese – sottolinea l’esperto – a questi si aggiungono il milione di anziani dediti al volontariato, rinforzandone la straordinaria rete sociale che il mondo ci invidia>>. Attivi e protagonisti, fragili e malati o disabili – come osserva Pili – il paese ha nei loro confronti un debito di riconoscenza sia economico ma soprattutto morale.

<<I nostri vecchi – riprende il presidente della CmdL – sono coloro che hanno vissuto il drammatico periodo della fine della Seconda Guerra Mondiale, è stato grazie ai loro sacrifici che si è potuto realizzare il boom economico italiano in grado di proiettarci tra le più ricche democrazie. Gli ultraottantenni e ultranovantenni rappresentano un riferimento importante e le loro convinzioni ideali, la capacità di sacrificio, ancor più il loro ruolo sociale, economico e culturale sono formidabili antidoti all’impoverimento sociale e antropologico che questa epidemia sta mettendo a nudo>>.

Per questo, suggerisce Pili, è necessario capitalizzare l’esperienza in corso e il ruolo giocato dai cosiddetti “pensionati” nella gestione dell’emergenza. <<E ragionare – chiarisce – per la ripartenza su una società “agefriendly” anche attraverso strumenti normativi specifici e dedicati che vadano a favore di una promozione del benessere per tutte le età>>.

Fonti: www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com – www.ansa.it

INPS. Assegno di invalidità ordinario: scadenza di rinnovo prorogata e visite sospese

L’emergenza Coronavirus ha costretto anche l’INPS a riorganizzarsi sul fronte delle visite di invalidità e handicap, al fine di rispettare le regole di sicurezza e la tutela della salute. Dopo il Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, che prevede ulteriori restrizioni agli spostamenti, l’INPS ha infatti comunicato sul suo sito la sospensione, in tutto il territorio nazionale, di tutte le visite medico legali per l’accertamento di invalidità, cecità, sordità, handicap e legge 68/99.

Continueranno ad essere esaminate solo le domande delle persone con problemi oncologici (secondo le regole della legge 80/06) e con modalità a “distanza”, ovvero esaminando solo i documenti e certificati inviati dalla persona.

Le persone, che avevano in corso convocazioni a visita, riceveranno un messaggio di rinvio, e la visita presumibilmente sarà riprogrammata a fine emergenza. I verbali posseduti (anche se in scadenza o che scadano nel frattempo) restano validi sino al giorno della visita. Pertanto non decadono i benefici ad essi collegati (permessi di legge 104/92, assegni ed indennità). Si continua ad usufruire di tutti di tutti i benefici ed a ricevere le provvidenze.

Anche sul fronte delle patenti, molte Commissioni Locali hanno dovuto sospendere le visite di rilascio e rinnovo patente. Il Ministero dei Trasporti ha quindi chiarito con vari atti e con la Circolare del 19/03/2020, che tutte le patenti in scadenza a partire dal 31 gennaio 2020 scorso sono prorogate al 31 agosto prossimo, senza distinzione. Mentre i certificati di qualifica dei conducenti (chiamati cqc) sono prorogati al 30 giugno ed i fogli provvisori di guida per chi aveva in corso la visita in commissione al 15 giugno.

Fonte: www.disabili.com – www.inps.it

Google lancia la nuova tastiera braille per Android

Il sistema braille è stato inventato più di 150 anni fa da Louis Braille, un inventore francese che trovò soluzione alla questione di come permettere di scrivere e leggere anche a ciechi ed ipovedenti.
Oggi sono disponibili diverse tastiere braille per computer che servono allo scopo, ma possono essere poco pratiche nel caso si usi uno smartphone.

Infatti, fino ad oggi, la digitazione in braille ha richiesto agli utenti di collegare un dispositivo esterno, il che può essere un dispendio di tempo quando si desidera semplicemente digitare qualcosa rapidamente sul telefono.

L’ultima versione di TalkBack, l’app di Google dedicata agli strumenti di accessibilità, offre una nuova tastiera braille a schermo integrata direttamente in Android ed utilizzabile con tutte le app, che consentirà agli utenti non vedenti ed ipovedenti di digitare in Braille senza alcun hardware aggiuntivo. Una volta abilitata, potrà essere attivata con uno swipe verso l’alto con tre dita. Appariranno quindi sei punti ognuno dei quali, da solo o in combinazione con gli altri, permetterà di digitare tutte le lettere dell’alfabeto, cancellare, andare a capo e inviare testo.

Si attiva allo stesso modo con cui normalmente si passa da una tastiera internazionale all’altra. È previsto anche un tutorial iniziale per prendere la mano con la funzione che supporta il grado braille 1 e 2. Quando in uso, le altre gesture di TalkBack vengono disattivate.

L’aggiornamento dell’applicazione è stato rilasciato oggi ed è in via di diffusione per tutti gli utenti. C’è un piccolo enigma in chiusura: il post sul blog ufficiale di Google con cui viene annunciata la novità afferma che è disponibile solo in inglese su dispositivi Android con versione 5.0 o successive, ma abbiamo notato che esiste comunque una pagina di assistenza in italiano.

TalkBck si aggiunge ad alcune delle passate iniziative di accessibilità di Google, come l’utilizzo dell’IA per descrivere immagini in Chrome, Voice Access, sottotitoli in tempo reale e app come Live Transcribe e Sound Amplifier.

Fonte: www.pressin.it – www.macitynet.it

Compatibilità bonus 600 euro partite iva e pensione invalidità: chiarimenti INPS

Il decreto legge “Cura Italia” prevede la possibilità di richiedere un’indennità straordinaria (il cosiddetto bonus 600 euro per le partite iva) da parte di lavoratori autonomi e con altri inquadramenti, sul quale sembrava esserci una incompatibilità con la pensione di invalidità.  Da una lettura stringente della relativa circolare INPS, infatti, una parte dei patronati sindacali, come segnalato da un numero significato di persone con disabilità, sembrava che dai beneficiari fossero da escludere i lavoratori con disabilità titolari di pensione di invalidità civile o cecità o sordità.

In merito a questo, qualche giorno fa la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) aveva denunciato una serie di lacune applicative e alcune diffuse distorsioni interpretative del Decreto Legge cosiddetto “Cura Italia” e pertanto aveva chiesto chiarimenti all’INPS: “In riferimento alla circolare INPS n. 49 del 30 marzo ultimo scorso recante istruzioni per la richiesta e la corresponsione delle indennità di cui agli articoli 27, 28, 29 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 si segnala con forte preoccupazione che parte dei patronati sindacali che supportano tali procedure, interpretano impropriamente i passaggi delle circolare che esclude dall’indennità i titolari di pensione diretta. In queste interpretazioni, vengono annoverate non solo le prestazioni previdenziali ma anche, certamente contro la volontà del legislatore, quelle di natura assistenziale riconosciute ai minorati civili (invalidi e ciechi civili, sordi). Visto il danno che ne deriva ai potenziali interessati e i visti i tempi ristretti della domanda, si chiede una immediata nota dirimente da parte di INPS.”

L’INPS chiarisce la questione con una risposta favorevole a disabili civili, ciechi e sordi, poiché si tratta di prestazioni assistenziali, quindi compatibili con il bonus 600 euro. Così l’INPS in risposta alla FISH: “In merito alla Sua richiesta del 3 aprile u.s., avente ad oggetto ‘Richiesta chiarimento urgente su Circolare INPS n. 49 del 30.03.2020’ e concernente l’interpretazione delle disposizioni di cui agli articoli 27, 28 e 29 del decreto-legge n. 18/2020 e della relativa circolare n. 49/2020 di questo Istituto, nella parte in cui si escludono dai potenziali beneficiari i soggetti titolari di pensione diretta, si comunica quanto segue. Le disposizioni richiamate, segnatamente, agli articoli 27, 28, 29 e, in particolare, all’articolo 31 del decreto-legge n.18/2020, escludono qualsiasi ipotesi di incompatibilità con le prestazioni assistenziali riconosciute a disabili civili, ciechi civili e sordi.

Dalla lettura sistematica delle norme richiamate si evince chiaramente che la disciplina delle incompatibilità riguarda esclusivamente le prestazioni previdenziali caratterizzate quindi dall’esistenza di un rapporto contributivo e non vi è alcun riferimento alle norme che regolano l’erogazione delle prestazioni assistenziali che trovano il loro fondamento giuridico in altre disposizioni di legge. Pertanto, alla luce delle considerazioni espresse, si ritiene non corretta l’interpretazione data, a dire di codesta Federazione, dai patronati.”

“Mai smentita fu più gradita”, commenta il Presidente FISH, Vincenzo Falabella, il quale ricorda anche un altro nodo per il quale si attendono ancora indicazioni interpretative e applicative del decreto (l’art. 26): “Rimane intatto invece il disorientamento e il disagio sulle modalità applicative dell’articolo 26 del decreto “Cura Italia”, quello che prevede che le assenze dei lavoratori disabili o immunodepressi o con quadri clinici a rischio possano essere equiparate, fino a fine aprile, al ricovero ospedaliero. Sulle modalità per rendere esigibile quel diritto ancora nulla di nuovo, ancora silenzio da INPS, dal Ministero della Salute, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.”

Fonte: www.disabili.com – www.superando.it

L’INPS si “dimentica” delle persone con disabilità sensoriali

L’Associazione Luca Coscioni ha inviato una diffida all’INPS, poiché nella giornata del  1° aprile, il modulo per richiedere il bonus di 600 euro, rivolto a lavoratori autonomi e “Partite IVA”, come stabilito dal Decreto cosiddetto “Cura Italia”, non è risultato essere fruibile da parte delle persone con disabilità sensoriale. In particolare le persone con disabilità visiva non sono riuscite ad accedere al modulo stesso, dal momento che quest’ultimo era stato sviluppato in modo non conforme alla normativa sull’accessibilità digitale.

«Già è grave dover rilevare che il sito dell’INPS non sia stato fruibile nella giornata del 1° aprile, da migliaia di cittadini in difficoltà, ancor più grave è constatare che in fase di preparazione della pagina web dedicata al bonus ci si sia “dimenticati” di rendere accessibile anche alle persone con disabilità sensoriale il modulo che occorre compilare per richiedere il bonus di 600 euro» dichiara Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, organizzazione che ha inviato una diffida all’INPS.

Come ricordano dall’Associazione Coscioni, «la Legge 4/04, aggiornata successivamente dal Decreto Legislativo 106/18, stabilisce espressamente che debba essere garantito il diritto di accesso ai servizi e ai contenuti telematici e informatici della Pubblica Amministrazione anche alle persone con disabilità sensoriale. In caso contrario si configura, da parte della Pubblica Amministrazione, una discriminazione collettiva ai sensi della Legge 67/06».

«Abbiamo pertanto invitato l’INPS – spiega l’avvocato Alessandro Gerardi, consigliere generale dell’Associazione Coscioni ed estensore della diffida all’Istituto – a predisporre sul proprio sito web il predetto modulo in modo tale da renderlo immediatamente fruibile e accessibile anche alle persone con disabilità sensoriale. In caso contrario ci rivolgeremo al Difensore Civico Digitale, per chiedergli di predisporre con urgenza le opportune misure correttive, riservandoci da ultimo il diritto di agire in sede giudiziaria attraverso una procedura d’urgenza».

Fonte: www.superando.it

Formazione professionale al collasso: gli enti chiedono aiuto

Anche il mondo della formazione professionale chiede aiuto:
“corsi bloccati e posti di lavoro a rischio, si finanzi l’attività online”.

Quaranta agenzie, diecimila utenti, 4mila lavoratori (tra dipendenti e collaboratori) e un indotto di oltre 500 fornitori di beni e servizi con un valore finanziario complessivo che sfiora i 25 milioni di euro annui. Sono i numeri della formazione professionale in Sardegna. Un settore che, per colpa del Coronavirus, chiede interventi urgenti di salvaguardia e sollecita un confronto con la Regione anche sulla formazione online.

Attività congelata
A sollecitare un intervento di Giunta e Consiglio sono i presidenti delle associazioni di rappresentanza delle Agenzie formative della Sardegna, Asaf, Cesfop e Coreform, i quali <<esprimono grande preoccupazione per la sospensione di tutte le attività in affidamento e sulle ricadute per utenti, imprese, comunità e territori coinvolti nei diversi progetti, che produrranno abbandoni di massa delle attività di formazione già avviate e metteranno le 40 agenzie formative dell’isola nella sostanziale impossibilità di rendicontazione dei costi diretti che nel frattempo continuano a maturare creando insanabili perdite che ben presto condurranno a massicci licenziamenti>>.

L’appello alla Regione
Alla Giunta regionale Asaf, Cesfop e Coreform chiedono di <<porre in essere, al pari di quanto si sta prevedendo per gli altri settori produttivi, provvedimenti specifici per l’accelerazione immediata delle liquidazioni relative ai crediti del sistema non ancora effettuate e per un contributo mirato all’adeguamento tecnologico e didattico del sistema delle varie Agenzie formative accreditate che consenta di garantire la partecipazione alle attività attraverso la Formazione a distanza/ e-learning>>.

Formazione online
<<Nell’immediato futuro>>, scrivono i rappresentanti delle associazioni, <<sarà certamente necessario il ricorso alla formazione on line ed alle altre politiche attive per sostenere disoccupati, occupati con esigenza di adeguamento delle competenze, imprese e territori, nella fase di riposizionamento produttivo che dovremo affrontare sin dai primi momenti della ripresa>>.

In sintesi Asaf, Cesfop e Coreform sollecitano i vertici politici su tre punti:<<Tempestività nel pagamento dei crediti maturati e incagliati nelle maglie della burocrazia regionale e finanziamenti mirati dall’adeguamento tecnologico delle Agenzie e salvaguardia (anche con strategie eccezionali) di tutti i livelli occupazionali>>

Fonte: www.lanuovasardegna.it – www.unionesarda.it

Coronavirus e Alzheimer, cosa fare: i consigli degli esperti

Mantenere e stimolare le abilità cognitive e motorie delle persone con demenza; stimolare il loro benessere psico-fisico e supportare i familiari nella gestione quotidiana: sono gli obiettivi che hanno spinto la Federazione Alzheimer Italia a stilare un decalogo contenente alcuni consigli pratici dedicati ai familiari di persone con demenza per affrontare al meglio la giornata insieme ai loro cari in questo momento in cui l’imperativo a livello nazionale è solo uno, rimanere in casa.

Il decalogo nasce per fornire ai familiari gli strumenti utili a gestire i propri cari in una situazione straordinaria, in cui la quotidianità è cambiata e l’impossibilità di accedere ai servizi e alle attività socioassistenziali mette a rischio il benessere delle persone con demenza, se non supportate nel modo corretto.

Leggere, sfogliare ritagli di giornali e vecchie fotografie per stimolare la memoria individuale, facendo riaffiorare le emozioni, ma anche cantare brani a cui si è legati e mantenersi in movimento, sono alcune delle attività suggerite.

L’obiettivo del decalogo è porgere una mano ai malati di Alzheimer e aiutarli nello stimolo delle abilità cognitive e motorie. La malattia infatti, oltre a rubare loro i ricordi, colpisce diverse funzionalità cognitive, tra cui il linguaggio.

Fare esercizi di ginnastica aiutandosi con una sedia, lavorare a maglia, creare gioielli con materiali di recupero, disegnare e perché no, cucinare insieme ai propri cari. Per dare tranquillità ai malati è importante pianificare le attività di ogni giornata e avere una routine sempre uguale, per esempio negli orari dei pasti o del riposo.

Qui di seguito una sintesi dei consigli, che potete trovare in forma più estesa e completa alla pagina dedicata.

1 – FOTOGRAFIE
Riprendere vecchie foto e oggetti del passato, riordinarli, farsi raccontare, metterli in un contenitore significativo per la persona con demenza: aiuta a recuperare la memoria di esperienze personali e le foto possono comporre un album utile a stimolare i ricordi.

2 – OGGETTI E VECCHI RITAGLI DI GIORNALI
Recuperare vecchi ritagli di giornale, oggetti di uso domestico e inserirli in una scatola apposita: questa attività aiuta la persona a recuperare il nome degli oggetti e i fatti legati a essi; il caregiver può nominare l’oggetto e sollecitare le risposte con calma.

3 – VECCHIE CANZONI
Ascoltare vecchie canzoni care alla persona con demenza è utile per suscitare emozioni e ricordi, ma anche per danzare o ritmare l’armonia musicale con un battito di mani, movimenti delle braccia e del corpo.

4 – MOVIMENTO
È fondamentale che la persona con demenza mantenga il più possibile la propria mobilità: si può farla camminare negli spazi più ampi dell’appartamento o, se possibile, in terrazzo. Via libera anche a semplici esercizi, come alzarsi e sedersi dalla sedia. Un elenco di esercizi è disponibile a questo link.

5 – ATTIVITÁ VARIE
La persona con demenza può essere coinvolta in attività quali: rammendare, pulire, sistemare cassetti, lavare a mano piccola biancheria, piegare gli asciugamani, creare gioielli con la pasta, sistemare rocchetti di filo per colore, fare piccoli giochi di costruzione. È fondamentale che tutto avvenga con un familiare poiché il gesto imitativo tranquillizza.

6 – PROGRAMMAZIONE
La routine è fondamentale per le persone con demenza, ragione per cui si consiglia di programmare le giornate, cercando di rispettare gli orari di pasti, veglia e sonno. Questo riduce la sindrome del tramonto, condizione che colpisce nelle ore serali e vede un insieme di sintomi psichiatrici (stato confusionale, agitazione e deliri).

7 – ILLUMINAZIONE
Organizzare un sistema di illuminazione che eviti zone di ombra o penombra, che spesso generano agitazione. Si consiglia: una luce notturna nella camera da letto; un angolo illuminato in soggiorno con una poltrona e gli oggetti che la persona manipola volentieri.

8 – SVAGHI E PASSATEMPI
Cucinare insieme può rappresentare un valido momento di svago che può essere organizzato all’interno del programma giornaliero. Oltre a essere un modo stimolante per passare il tempo, aumenta l’autostima della persona con demenza.

9 – SINDROME DEL TRAMONTO
Permettere alla persona con demenza di uscire sul pianerottolo o in cortile aiuta a ripristinare l’orientamento; fare una rampa di scale può essere utile per distrarre e fare esercizio, valutando sempre il grado di abilità motoria residua e le sue capacità; è preferibile la salita a piedi e la discesa in ascensore.

10 – NORME IGIENICO-SANITARIE
È necessario che chi entra in contatto con le persone con demenza rispetti le norme igienico-sanitarie. Fondamentale il lavaggio delle mani e la disinfezione degli ambienti, soprattutto se c’è un assistente familiare che frequenta altri ambienti. Per la persona con demenza è utile avere una manopola inumidita con sostanze disinfettanti.

Fonte: www.disabili.com

Dieci libri accessibili gratuiti per tutti i bambini in CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa)

La solidarietà in questi giorni di emergenza Coronavirus si fa forte e agisce su più fronti, con iniziative le più svariate a supporto anche della cultura.

Una di queste è il progetto “I libri per tutti”, un’iniziativa realizzata dai gruppi editoriali DeA Planeta Libri, GeMS (Gruppo editoriale Mauri Spagnol), Giunti Editore, le case editrici del Gruppo Mondadori e la Fondazione Paideia, lanciata un anno fa grazie alla tecnologia sviluppata da PubCoder.

In questo momento delicato, i promotori, hanno voluto mettere a disposizione gratuitamente fino al 27 aprile,  le pubblicazioni digitali interattive nei simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) pensati per favorire una lettura accessibile a tutti i bambini, compresi quelli con disabilità.

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è un sistema flessibile che utilizza tutte le competenze comunicative della persona (vocalizzazioni o linguaggio verbale, gesti, segni e comunicazione con ausili e tecnologia avanzata) per potenziare le possibilità di accesso alla comunicazione di tutti, non solo bambini e ragazzi con disabilità e bisogni comunicativi complessi, ma anche persone straniere al primo approccio con la lingua locale e soggetti con fragilità di comunicazione di tutte le età.

La rete, che nasce per favorire una lettura accessibile a tutti i bambini, consente di accedere via internet, liberamente da qualunque luogo, ai suoi libri digitali interattivi accessibili.

In questi anni è cresciuto l’uso di dispositivi mobili come smartphone e tablet tra i bambini: il libro in simboli in versione digitale è uno strumento che offre strategie comunicative personalizzate e modalità interattive di fruizione della lettura.
Con questo importante progetto a favore di una cultura dell’inclusione si vuole dare la possibilità ad ogni bambino di poter accedere alla lettura e all’apprendimento.

I titoli disponibili
Questi i titoli dei libri disponibili gratuitamente:

Amici nel mare (Il Battello a Vapore) – Piemme
Brucoverde – La Coccinella
I tre porcellini – De Agostini
• Il gatto con gli stivali – De Agostini
La bella addormentata – De Agostini
Stella stellina la notte si avvicina… – La Coccinella
Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza – Guanda
Tea. Perché devi lavorare? – Giunti
Tea. E se non ci riesco? – Giunti
Tea. Perchè il buio è così nero? – Giunti

Come scaricare i libri 
Per accedere ai titoli bisogna installare l’applicazione “I libri per tutti” disponibile gratuitamente su Apple Store e Google Play Store: da lì sarà possibile scaricare qualsiasi titolo che appaia nella libreria virtuale. I libri saranno disponibili gratuitamente a partire dal 30 marzo fino al 27 aprile. Dalla data successiva saranno nuovamente in vendita a un prezzo promozionale di €4.99, come ulteriore facilitazione per l’accesso alla lettura di tutti i bambini.

Per info sul progetto
www.ilibripertutti.it

Fonte: www.disabili.com – https://www.ilibripertutti.it/progetto/